L’impianto è una vite in titanio che viene inserita nell’osso mandibolare o mascellare per sostituire uno o più denti persi per carie o malattia parodontale.
Il titanio e le bio-ceramiche sono gli unici materiali che vengono riconosciuti dalle cellule ossee come tessuti nativi e quindi non danno luogo a fenomeni di “rigetto”. Il titanio ha però caratteristiche di resistenza che lo rendono più facilmente impiegabile in implantologia.
Durante l’atto chirurgico la vite in titanio viene inserita nell’osso alveolare con apposite frese. Da quel momento le cellule ossee cominciano a colonizzare la superficie dell’impianto dando luogo al processo di osteointegrazione. Questo processo è influenzato dalle caratteristiche superficiali dell’impianto che deve essere trattato e decontaminato in modo molto preciso. I processi di decontaminazione sono molto costosi e non tutte le aziende che vendono impianti possono garantire la stessa precisione e sterilità.

Da quanto premesso si può facilmente capire che non tutti gli impianti hanno le stesse caratteristiche di bio-compatibilità. Queste differenze si ripercuotono sui costi dei singoli impianti e della componentistica che va utilizzata per ottenere la corona finale.

Le ditte implantari di maggior prestigio possono inoltre vantare centinaia di studi clinici condotti nelle più importanti università europee ed americane che documentano l’affidabilità a lungo termine delle riabilitazioni eseguite con questi impianti.
Questa precisione ed affidabilità sono il motivo per cui determinate sistematiche implantari sono molto più costose rispetto a sistematiche meno conosciute. Questo si ripercuote sui costi finali del lavoro implanto-protesico che verrà eseguito in bocca al paziente.

Considerato quanto esposto si capisce quanto sia difficile confrontare preventivi implantari diversi se non si hanno elementi per valutare con quali impianti o materiali viene eseguita la riabilitazione implanto-protesica.

Non bisogna poi dimenticare che le aziende più serie forniscono una sorta di garanzia sull’impianto inserito per cui in caso di mancata integrazione, grazie al codice numerico che definisce il lotto di appartenenza di un singolo impianto, si può ottenere un nuovo impianto che il chirurgo può re-inserire nel sito guarito senza alcun costo per il paziente. In sostanza come in tutte le cose, la qualità di un prodotto si vede a lungo termine anche tenendo presente le singole garanzie che vengono fornite a tutela della salute del paziente.Non bisogna dimenticare che tutti gli interventi chirurgici, parodontali od implantari eseguiti su pazienti fumatori guariscono spesso con tempi più lunghi ed il successo a lungo termine è sicuramente inferiore.